#correctdesign

 Una volta individuata la migliore corrispondenza tra materiali e componenti e lo stile di vita del cliente il progettista ha esaurito la fase preliminare del suo lavoro.

Lo step successivo: verificare che i componenti e i materiali scelti siano compatibili tra loro.

Esempio:
dall'intervista è emerso che l'anta ideale è quella nobilitata. La casa però è di nuova costruzione, non ha impianto del gas e il piano cottura deve essere a induzione. Inoltre la cucina è piccola e si vuole sfruttare tutto lo spazio possibile utilizzando una cappa incassata nel mobile in un pensile a tutta altezza con una distanza piano cottura / cappa di 55 cm.
Questo stato delle cose non consiglia l'impiego di un'anta nobilitata, molto resistente agli urti ma poco al calore e pochissimo alla condensa del vapore. Sarebbe molto meglio almeno per i pensili passare alla finitura laccata.

L'intervista di per sé non basta a definire il quadro d'assieme della cucina!

Per evitare problemi futuri il processo progettuale deve essere gestito da un professionista esperto!

Un progettista capace saprà anche gestire la composizione della cucina padroneggiandone gli aspetti estetici in modo che possa avere dignità di pubblicazione:
- gestione del ritmo dimensionale dei componenti;
- proposizione delle simmetrie e delle consapevoli deroghe ad esse;
- perfetto bilanciamento dei volumi pieni e degli spazi vuoti;
- abbinamento corretto dei colori;
- predilezione in base all'ambiente della verticalità o orizzontalità delle linee compositive;
-sapiente integrazione tra stile della cucina e del contesto in cui si colloca.