#kitchenstoreinsider
Ho trascorso gli ultimi 23 anni lavorando come Interior Designer e come Contract Manager al servizio dei principali mobilieri della zona.
Ho progettato e venduto la maggior parte dei più noti brand di cucine.
Li conosco approfonditamente, ne ho appreso pregi e difetti.
Ma non sono mai stato capace di rispondere alla domanda che tutti i clienti alla fine mi ponevano: "ma tra il brand X e il brand Y qual'è il migliore"?
Ma non perché non mi fossi documentato a dovere.
Al contrario: più approfondivo lo studio della produzione dei vari brand più ero incapace di trovare una risposta convincente.
A nulla mi è servito:
- visitare le varie aziende produttrici;
- esaminare le schede tecniche;
- parlare con gli installatori;
- confrontarmi con i colleghi;
- assistere ai montaggi in cantiere.
I materiali? Sempre gli stessi!
I componenti? Sempre gli stessi!
E spesso venivano forniti anche dagli stessi subfornitori.
Magari X utilizzava solo le guide dei cestoni del tipo Antaro mentre per Y c'era anche l'opzione del tipo Legabrox.
Ma poi alla fine passava poco tempo e anche l'azienda Y (mica poteva perdere la propria posizione di mercato!?), effettuava l'upgrade.
E a quel punto era l'azienda X che si trovava a dover recuperare.
Il perfetto circolo vizioso! Ci si muove solo quando è necessario copiare il concorrente per recuperare lo svantaggio accumulato.
Le varie aziende devono restare in linea con i prezzi dei propri competitor e questo è il fattore che favorisce più di tutti l'omologazione.